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ricorso alla inarrivabile capacità che il linguaggio universale
della musica ha di creare sfumature semantiche altrimenti
non riproducibili con nessuna altra modalità verbale o
scritta; e, come sempre, anche stavolta il mio viaggio
didascalico si è avvalso di quelle che nella mia architettura
espressiva sono le prassi a me più care del lessico musicale:
la composizione e l’improvvisazione.
Dawn | L’alba di un giorno intriso della pioggia di
Ottobre non è uguale ad una qualsiasi altra alba: essa
infatti si colora di emozioni ben più amplificate, siano esse
fatte di placido benessere che di insinuante dubbio.
Autumn rainy morning | Superate le prime luci
del giorno, quando lo scorrere delle lancette dell’orologio
inizia a modellare la forma del mattino, d’improvviso si
diviene preda di una morsa claustrofobica che getta
sull’animo nubi oscure, solo a tratti mitigate da brevi
schiarite.
Through a windshield | Ho sempre amato
cimentarmi nel tentativo di descrivere con mezzi musicali il
potere evocativo che alberga nella cinetica del viaggio. Il
movimento nello spazio del nostro corpo in stato inerziale
sembra quasi riuscire a dilatare il tempo, a renderne
indefiniti i contorni; e nelle immagini che scorrono dinanzi
ai nostri occhi, fissi dall’altra parte del finestrino, come per
incanto si vanno ad incastonare sogni, ricordi,
considerazioni e bilanci personali.
Words in the rain | È una improvvisazione
estemporanea che vuole descrivere quel senso di
misteriosa inquietudine che la pioggia di Ottobre riesce a
conferire ai dialoghi delle persone, ammantandone le
parole del profondo e doloroso senso della memoria.
Light gleams | Questo brano nasce da esigenze
descrittive concettualmente complementari ad Endlessly,
ultimo brano dell’album. In entrambi i casi si tratta di una
personale riflessione sull’esperienza della vita terrena e
sulla coesistenza fra corpo ed anima che personalmente, al
netto della mia condizione di agnostico in materia religiosa,
ritengo essere solo un passaggio momentaneo, destinato
ad evolversi in altro. Sotto questo aspetto, la
complementarietà fra i due brani sta nella prospettiva di
analisi: Light Gleams magnifica la vita in quanto attesa della
Luce Suprema che poi le farà seguito, mentre Endlessly
esalta la fine in quanto possibilità di continuazione eterna
di quanto l’anima ha fatto di puro e luminoso in vita.
Crystalizing | Prendendo in prestito la terminologia
in uso nella Fisica Quantistica potremmo convenire che
l’uomo, con il suo complesso di vicende e di emozioni, sia
l’espressione della Legge di conservazione della quantità di
moto: la risultante delle forze esterne al sistema-uomo è
infatti sempre nulla, poiché gli avvenimenti di segno
negativo perlopiù si equivalgono con quelli di segno
positivo, e da ciò ne consegue che il nostro animo sia in
perenne moto verso nuovi stadi evolutivi, senza mai alcuna
soluzione di continuità. Va dunque da sé che il tentativo che
a volte produciamo di cristallizzare alcuni istanti della
nostra vita sia, a mio parere, una operazione che non può
avere altro risultato se non uno stato di forte conflitto
interiore.
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