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“VIENE SUONNO DA LO CIELO” Il presepe napoletano del Settecento segue un percorso che conduce allo svelamento del Mistero dell'Incarnazione, così come la Pastorale organistica - nelle diversità di ritmi e andamenti - rievoca la “corsa” dei pastori che si affrettano ad andare “a vedere” il Bambino. Ai piedi della mangiatoia l'umanità - che crede immedesimandosi in quei pastor’ - si ricompone nelle sezioni lente e serene delle Pastorali, nelle Ninna nanna e nelle Nonne riecheggianti il celeberrimo tema “alfonsiano”: /a nonna che canta jeno a me mme pare ch' avett’ ‘a esse’ chella ca mo dico. Ma ‘nfrattanto io la canto, ‘mmaggenateve de sta co li pasture vicino a Ninno bello vujepure [la ninna nanna che cantarono mi pare dovesse essere quella che ora dico. Ma intanto che io la canto, immaginatevi di stare coi pastori vicino al Bambino bello] (S. Alfonso Maria de’ Liguori, Quanno nascette Ninno). A Napoli le fonti della Pastorale per organo attraversano i secoli, dal Seicento ai giorni nostri. Questa pratica si intreccia con l'arte organaria che si contraddistingue, fino all’Ottocento, per la costruzione del “positivo”, spesso caratterizzato dalla presenza del registro accessorio di Zampogna, allegoria sonora della Natività. Tranne le Pastorali di Melchiorre Chiesa, proveniente dall'area lombarda, le composizioni raccolte in questo CD sono state scritte da compositori appartenenti all'ambiente napoletano e vissuti tra la seconda metà del secolo XVII e la prima metà del secolo XXI. Tali opere ci sono giunte attraverso esemplari manoscritti conservati presso la Biblioteca di San Pietro a Majella di Napoli. Fanno eccezione la Pastorale di Francesco Saverio Fiorentino e Quanno nascette Ninno di Antonio Izzo, entrambe provenienti da fondi di proprietà degli eredi. Parte di queste opere sono state pubblicate dalla scrivente per la Fondazione Pietà de’ Turchini di Napoli; altre sono in corso di pubblicazione per la Pizzicato Verlag Helvetia di Horgen (Svizzera). Le sole opere già edite a cura degli stessi autori sono: Allegretto pastorale di Franco Michele Napolitano, fondatore con la moglie, Emilia Gubitosi, dell’Associazione Alessandro Scarlatti, e Minna nanna di don Stefano Romano, allievo dei coniugi. «Ho ascoltato dalla viva voce di mia Madre la breve e intensa melodia del brano Ninna nanna. Non ho chiesto, anche adulto e musicista, e me ne rammarico, da chi'avesse appresa» (Stefano Romano, Piccolo diario musicale, AISC, Roma, 2000, p. 3). Il testo originale della cantilena, “addomesticato” poi teneramente dalla genitrice, è proprio quello che, secondo Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, avrebbe cantato la Madonna insieme al coro degli angeli e dei pastori: “Viene suonno da lo Cielo, vien'e adduorme sso Nennillo, pe pietà, ca è peccerillo, viene suonno e non tarda” [“Vieni sonno dal Cielo, vieni e addormenta questo Bambinello, per pietà, ché è piccino, vieni sonno e non tardare’). Olga Laudonia
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